mercoledì 10 settembre 2008

Il sole



IL SOLE

C'era una volta una bella professoressa di nome Ida. Tutti i giorni andava a scuola per interrogare i suoi alunni e viveva felice e contenta.
Un bel giorno Ida volle sentire Rosy che non sentiva da tanto tempo. Rosy disegnava.
"Dai Mariarosaria, è molto tempo che non ti sento, è molto tempo che non mi dai un segno di vita." disse Ida con tono scherzoso. Rosy alzò il suo dolce visino, impugnò la penna che aveva fra le dita e la scagliò verso la sorridente Ida: la penna attraversò tutto il grand'occhio verde di Ida; fu istantaneo, mortale.
Così Ida sentì il segno di Rosy e ne fu talmente colpita che perse la sua vita. Rosy calò la testa, prese un'altra penna e tornò a disegnare bambini che giocano a palla al tramonto. Il sole era la testa di Ida.


Questo è il secondo racconto che ho scritto. Il primo non mi piaceva, non era molto bello, alla fine l'ho perso. Dopo un po' ho scritto questo racconto e da quel momento ho raccolto sempre i miei scritti...
...io appartengo a quella schiera di persone che scrivono e che pensa che chi ha scritto non dovrebbe parlare troppo, però voglio dire due cose collaterali.
Quando scrissi questo racconto ascoltavo molto i Genesis, mi piacevano molto sia le musiche sia l'ironia (che trovavo molto inglese) dei loro testi. Questa copertina ha suggestionato molto l'evoluzione della narrazione di questo racconto.
Scritto in dieci minuti lo considero ancora un racconto molto divertente, una piccola fiaba nera... per certi versi quasi minimalista... ma... è vero! ho parlato troppo... ma si sa! chi scrive mente per mestiere!

2 commenti:

Die/Rection ha detto...

Ma Fantarosy l'ha mai letto?
}:]

ludus podcast ha detto...

...ovviamente no! :-)